giovedì 28 agosto 2014

#ICEBUCKETCHALLENGE


Non sono un personaggio pubblico né famoso, ma questo non mi ha impedito di partecipare e contribuire all' #IceBucketChallenge, la campagna di sensibilizzazione nei confronti della SLA. Due giorni fa ho fatto la mia donazione e ieri ho realizzato il video con l'ormai famosa secchiata di acqua e ghiaccio. Se volete fare la vostra donazione vi basterà andare sul sito www.aisla.it o www.alsa.org, fatelo perché al prezzo di una semplice pizza contribuirete ad una buona causa.

domenica 17 agosto 2014

HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE

Con colpevole e grande-grandissimo ritardo ho cominciato a leggere gli Harry Potter cominciando ovviamente dal primo anno scolastico "La pietra filosofale". Sono arrivato a circa metà libro e devo dire che mi piace sia lo stile della Rowling che la storia raccontata a differenza del film (unico che ho iniziato a vedere!) che ho abbandonato dopo una mezzoretta di visione. Anche la traduzione non mi sembra malaccio come non mi dispiace l'edizione che mi sono ritrovato tra le mani, ossia la ristampa in brossura con alette della prima edizione. Avendo preso al tempo solo i primi tre volumi mi mancano gli ultimi quattro e per non cambiare edizione e traduzione mi sono messo alla ricerca degli stessi. Beh con mia grossa sorpresa la ristampa della prima edizione è più difficile da reperire dell'originale! ce ne sono in circolazione pochissime copie e chi ce l'ha evidentemente se le tiene! io dopo un lungo cercare sono riuscito a reperire il 4 ed il 7, ora per completare la serie non mi resta che portare a casa il volume 5 e 6 e chi mi conosce lo sa che non mi darò pace finchè non ci riuscirò! ah ah ah 

PS: se qualcuno che legge il post ha da vendere questi due libri o sa dove potrei trovarli mi può contattare o qui sul blog o sulla mai associata grazie

ROMANZI A FUMETTI BONELLI - SERIE COMPLETA

Recentemente ho completato la mia collezione di "Romanzi a fumetti Bonelli" e con l'occasione ho approfittato per rileggerli tutti. Di seguito posto un mio commento su ognuno dei nove volumoni. Si parte!

DRAGONERO: l'esordio del primo romanzo a fumetti Bonelli è da urlo! la storia pensata e scritta dal duo Enoch-Vietti ed illustrata magistralmente da Matteoni si intuisce subito che sarà destinata a fare la storia della nuova pubblicazione ed in senso più generale di tutte quelle distribuite da Bonelli. Dragonero è coinvolgente e spettacolare come un film, incalzante ed appassionante dalla prima all'ultima pagina. Matteoni fa un gran lavoro coi pennelli e chiusa l'ultima pagina si ha un senso di appagamento che raramente ho avuto leggendo un fumetto. Per diversi anni mi sono chiesto perchè la Bonelli non lanciasse un Dragonero 2 o uno Speciale o una miniserie poi un'annetto e mezzo fa ecco finalmente la serie regolare in edicola! standing ovation e sold out per questo volumone che andato velocemente esaurito rappresenta adesso un prezioso pezzo da collezione che costodisco gelosamente nella mia libreria. Voto 9 

GLI OCCHI E IL BUIO: con l'uscita del secondo romanzo a fumetti si ha la sensazione che Bonelli non stia sbagliando un colpo e che questa pubblicazione, prima annuale poi semestrale, sia qualcosa che da un punto di vista qualitativo quasi non abbia precedenti. Questo numero due opera di Gigi Simeoni (uno dei miei Auturi preferiti) è davvero bellissimo e pieno. Più di duecento pagine ricche di dettagli e spunti e colpi di scena l'uno dietro l'altro per una storia davvero interessante dal finale mozzafiato. Siamo di fronte ad un un altro gran fumetto che ogni tanto rileggo con piacere e che recentemente è stato ripreso con "Amore nero", fumetto scritto e disegnato sempre da Simeoni per "Le Storie". Voto 8.5 

SIGHMA: il famoso detto "non c'è due senza tre" questa volta non vale! la storia scritta da Paola Barbato e disegnata da Stefano Casini è davvero bruttarella. L'idea di base non sarebbe neanche male, ma personalmente non mi ha entusiasmato molto e non mi ha lasciato una futura voglia di rilettura. Delusione. Voto 5 

MOHICAN: pur non essendo il genere di storia che è nelle mie corde di lettore il fumetto di Morales-Diso non mi è dispiaciuto e si è lasciato leggere abbastanza piacevolmente dall'inizio alla fine. Ripeto non sono esperto in materia, ma mi sembra di aver capito che questa storia inizia alla fine de "L'ultimo dei Mohicani" ed è l'ipotetico seguito pensato da Morales. La chiusa finale mi è piaciuta parecchio anche se per ovvi motivi di gusto personale "Mohican" per me non ha rappresentato una di quelle letture indimenticabili. Comunque buon fumetto. Voto 6

STRIA: questo fumetto curato interamente dal sempre bravissimo Gigi Simeoni a me è piaciuto tantissimo! le storie che narrano le vicende di adolescenti con le loro prime amicizie, amori e segreti a me piacciono da matti! se poi c'è anche un mistero e un omicidio allora ci sguazzo! beh "Stria" è questo e qualcosa di più ed insieme a Dragonero è il mio romanzo Bonelli preferito. Una volta ogni due anni me lo rileggo davvero volentieri! chapeau! Voto 9 

LINEA DI SANGUE: anche se il tema "guerra" non rientra nei miei generi preferiti il sesto romanzo Bonelli, opera di Tito Faraci, a me è piaciuto molto. Le vicende del secondo conflitto mondiale infatti sono magistralmente intrecciate con quelle noir dei gangster italici e tengono il lettore incollato sulle pagine fino al finale che non brilla certo per originalità, ma che a conti fatti non delude. Ai pennelli c'è ancora Diso col suo tratto classico ed un pò retrò che non mi esalta, ma nemmeno mi disturba. Buono. Voto 6.5 

DARWIN: è il romanzo a Bonelli più brutto della serie! ed è un peccato perchè gli autori sono due grandi come Paola Barbato e Luigi Piccatto; ma mentre il disegnatore anche in questa occasione fa un ottimo lavoro grazie al suo stile plastico ed equilibrato, chi a sorpresa delude amaramente è la brava Barbato che io ho più volte apprezzato come autrice di Dylan Dog ed anche come scrittrice ("Bilico" mi è piaciuto parecchio). "Darwin" infatti è una storia senza capo ne coda che non entra mai nel vivo dell'azione, che sembra sempre in procinto di decollare e sorprendere senza però mai farlo. Il finale poi è davvero orribile e lascia nel lettore una fastidiosa sensazione di irrisolto. Insomma secondo me uno dei fumetti più brutti di sempre. Male male! Voto 3 

SUL PIANETA PERDUTO: la fantascienza per anni l'ho evitata come la peste bubbonica, ma poi prima "Strange days" al cinema poi "Brad Barron" come fumetto mi hanno avvicinato al genere che invece adesso, con qualche eccezione, leggo sempre con piacere. Così quando è uscito in edicola "Sul pianeta perduto" scritto da Antonio Serra, ma soprattutto illustrato dal mio disegnatore preferito Paolo Bacilieri, non stavo nella pelle e mi sono precipitato a prenderlo. Il fumetto nel complesso non mi ha esaltato, ma mi è piaciuto comunque parecchio perchè mai banale o scontato. Il lavoro ai pennelli è stato come sempre convincente e anche in questo caso si tratta di un albo che periodicamente ritiro fuori e rileggo volentieri. Bene, bravi, bis! Voto 8 

IL GRANDE BELZONI: il volume che chiude editorialmente la storia dei romanzi a fumetti Bonelli è tutto opera del bravo Valter Venturi che confeziona una storia davvero ben scritta ed impreziosita da delle tavole mozzafiato. Il personaggio di Belzoni è ben tracciato e caratterizzato ed anche le vicende raccontate sono appassionanti al punto giusto e rendono la lettura davvero piacevole. A me questo ultimo volume è piaciuto un bel pò e mi ha lasciato l'amaro in bocca perchè l'inaspettata chiusura della pubblicazione lascia un vuoto che solo in parte "Le Storie" Bonelli hanno saputo riempire. Anche se è difficile io ci spero sempre in una seconda stagione dei romanzi Bonelli, ma se come presumibilmente questo non avverrà allora mi tengo gelosamente stretti questi nove albi destinati comunque a fare la storia della famosa casa editrice. Bravi. Voto 7.5

PK BLASTER BLU E RED FULL EDITION

La Panini Comics, dopo averlo riscattato dalla Walt Disney, sta facendo davvero un gran bel lavoro con Topolino e con le testate che ha saputo ricamargli intorno. Non è la prima volta che affermo quanto appena scritto e se la Panini continuerà su questa linea sono certo che non sarà neanche l'ultima; dopo i vari "Moby Dick", la "Black edition" e qualche numero da collezione ecco che la casa editrice di Modena ha pensato bene di provare il rilancio di un mensile che al tempo aveva la sua bella fetta di affezionati, sto parlando di PK, fumetto dedicato a Paperinik, per l'occasione modernizzato, rivisto e corretto! prima di lanciarsi a bomba però la Panini ha voluto sondare il terreno riproponendo una storia divisa in quattro episodi di PK direttamento sulla pubblicazione di punta Topolino. Ad ogni numero hanno pensato bene di abbinare un "pezzo" della famosa "PK Blaster" blu, la pistola laser di Paperinik, lanciando anche una versione rossa già completa insieme con una rivista di giochi ed enigmistica. Risultato? la tiratura di copie vendute per questi cinque numeri si è addirittura raddoppiata e la pistola red ha fatto il sold-out in pochi giorni! io ho avuto la fortuna di preocurarmi per tempo il fumetto e le pistole, di "Potere e Potenza" parlerò nei prossimi giorni, delle pistole lo farò adesso utilizzando una sola parola: FANTASTICHE! 
PS: per chi fosse interessato ne vendo una coppia nuova, red e blu, sigillata su ebay :-)

LE STORIE N.23 - IL PRINCIPE DI PERSIA

Le Storie Bonelli ancora una volta non tradisce le aspettative e grazie al duo dylandoghiano Barbato-Mari sforna un'altro bellissimo albo che entra di diritto tra i migliori numeri della serie. L'ambientazione vittoriana magistralmente ricostruita da Nicola Mari fa da sfondo ad una storia ricca di spunti che è un continuo crescendo dall'inizio alla fine che non manca di lasciare un pò di amaro in bocca al lettore. Un racconto cupo e "sporco" cucito perfettamente addosso al protagonista della storia ed ai suoi comprimari che ti fa venire voglia di andare avanti nella lettura per scoprire cosa succederà nella pagina successiva, ma che allo stesso tempo ti farà rammaricare del fatto che il fumetto sta per finire. Insomma "Il Principe di Persia" è un gran bella storia che va letta tutta d'un fiato una prima volta e poi risfogliata per ammirare il fantastico lavoro ai pennelli (soprattutto nelle parti del "passato") di un Nicola Mari che a me non piaceva, ma che qui si è dimostrato in grande spolvero! Chapeau!

giovedì 7 agosto 2014

LE STORIE SPECIALE 1 - UCCIDETE CARAVAGGIO

Le Storie Bonelli e più precisamente lo Speciale-Le Storie, ha sostituito una pubblicazione annuale (poi semestrale) che ha a me piaceva moltissimo "I Romanzi a Fumetti" che nel corso di questi ultimi sette anni è stata capace di regalare degli assoluti capolavori come "Dragonero", "Gli occhi e il buio", "Stria" e "Sul pianeta perduto" per nominare quelli che a me sono piaciti di più. Per fortuna la seria regolare di "Le Storie" prima e "Lo Speciale" poi, sono stati in grado di alleviare la tristezza per questa improvvisa scomparsa dalle edicole dei Romanzi Bonelli, grazie a delle pubblicazioni mensili davvero di qualità alle quali in ultimo si è aggiunto ad inizio luglio il primo numero Speciale e completamente a colori dal titolo "Uccidete Caravaggio". A differenza degli speciali delle altre testate Bonelli, il cui primo numero è sempre (o quasi) uscito dopo un ciclo narrativo di un anno, questo ha visto la luce dopo quasi il doppio e devo dire che la lunga attesa è stata ripagata perchè questa storia firmata da De Nardo-Piccatto a me è piaciuta parecchio nonostante il genere "storico" non sia tra i miei preferiti. Le vicende raccontate intorno al dir poco eclettico personaggio di Caravaggio le ho trovate ben dosate e sviluppate in un arco narrativo convincente e coinvolgente dalla prima all'ultima pagina. Anche il finale, non banale, mi è piaciuto come mi sono piaciute le tavole del sempre bravo Piccatto e il lavoro svolto in fase di colorazione. Insomma finalmente 6€ spesi bene che valgono l'acquisto di questo numero uno che mi auguro faccia da apripista ad una pubblicazione con cadenza annuale perchè sarebbe un peccato dover aspettare altri 22 mesi per averne ancora...

LE STORIE BONELLI 22 - EROE SENZA PATRIA

Visto che ho deciso di scrivere dei post su tutto quello che sto leggendo in questi mesi, spendo due righe anche sull'ultimo numero de "Le Storie", secondo me la migliore pubblicazione Bonelli insieme ad "Orfani" degli ultimi anni. Questo "Eroe senza patria" non rientra nel podio, ma nemmeno nella top-ten degli albi più belli di questa fortunata collana e non può essere neanche lontanamente paragonato ad altri come "La redenzione del Samurai", "Amore nero", "I fiori del massacro", "Nobody", "Scacco alla regina" etc, un pò per gusto personale, un pò perchè la storia scritta da Fausto Vitaliano, pur avendo un buon ritmo, presenta qua e là dei "buchi" di scrittura e delle parti risolte in maniera un pò troppo frettolosa. Quello che mi incuriosiva parecchio di questo numero 22 era vedere come se la sarebbe cavata Paolo Mottura alle prese col disegno realistico, dopo avermi incantato per anni col suo stile barocco nelle storie Disney ("Moby Dick" di Panini Comiscs è strepitoso non ve lo fate sfuggire!); beh a lettura ultimata devo dire che putroppo il confronto non regge e Paolo Mottura in versione Walt Disney batte quello Bonelli 10-0! non mi ha convinto infatti il tratto, lo stile, le preporsioni e il taglio delle tavole bonellidi, insomma un pò tutto. Aspettando con impazienza il prossimo numero "Il principe di Persia" un pò "made in Dylan Dog" visto il binomio Barbato-Mari vi saluto.

DAVID MURPHY 911 COLLECTION

David Murphy 911 è una miniserie a fumetti composta da quattro numeri che quando uscì in edicola nel 2008 mi piacque davvero molto; nato dalla penna di Roberto Recchioni e magistralmente illustrato da Matteo Cremona, David Murphy è il tipico esempio di "eroe controvoglia" di cui è pieno il cinema, la tv, la letteratura ed anche il fumetto, ma che nonostante non brilli in originalità una volta che si inizia a leggere non si può più smettere! almeno a me ha fatto questo effetto e dopo aver acquistato i quattro albi della serie regolare e pure il numero 0, quando ho scoperto che esisteva una "edizione definitiva" che conteneva tutta la storia in un'unico volume bello cicciotto con sovra copertina sempre edito da Panini Comics, beh non ho saputo resistere e l'ho presa! con l'occasione, prima di riporre il volumone in libreria, l'ho anche (ri)letto e devo dire che mi è piaciuto anche di più della prima volta perchè ne ho apprezzato ancora di più le sfumature ed il tratteggio. Aggiungo che fino a pochi giorni fa credevo che il personaggio di David fosse ispirato, oltre che come carattere e temperamento, anche come aspetto fisico a John McLaine di Die Hard, mentre in verità per realizzarlo era stato preso come modello Jack Bauer della serie tv 24; a fine volume ci sono gli studi grafici di Matteo Cremona sul protagonista che nei primi schizzi devo dire somigliava molto a Kiefer Sunderland, somiglianza che secondo me poi si è persa nei passaggi successivi che hanno portato al David Murphy definitivo. Concludo dicendo che curiosando sul web ci sono moltissimi altri lettori che come me sono rimasti molto legati a questo fumetto e che visto il finale aperto aspettano e sperano ancora in una seconda stagione che, visto il successo della prima, non capisco perchè dopo sei anni ancora non abbia trovato vita...

mercoledì 6 agosto 2014

DYLAN DOG 335 - IL CALVARIO

L'indigestione di fumetti in questa lunga estate calda (?) continua con il numero 335 della serie regolare di Dylan Dog, mensile Bonelli che seguo dal lontano settembre del 1986 qunado avevo appena 11 anni; il passaggio da Topolino all'indagatore dell'incubo al tempo fu più facile da metabolizzare di quanto mi aspettassi e l'attrazione per quel personaggio in camicia rossa e giacca nera fu talmente forte che è resistita agli ostacoli del tempo. Raramente ho parlato o recensito albi di Dylan Dog, ma a soli due mesi dall'inizio del nuovo corso a Craven Road (Spazio profondo n.337, 27 settembre 2014) ho voglia di spendere due righe su "Il calvario" scritto da Giovanni Gualdoni e disegnato da Paolo Martinello. Probabilmente questo mio desiderio nasce dal fatto che essendo diventato padre di una bimba un mesetto fa, sono rimasto molto colpito dal contenuto di questo numero 335 in cui si racconta di un Dylan alle prese col figlioletto Jhonny; a chi segue la serie regolarmente come me non sarà sfuggita di certo la scelta del nome chiaramente riferita ad uno dei numeri più belli di sempre: Jhonny Freak; detto questo anche se lo snodo col quale si giustifica nel finale l'improvvisa paternità di Dyd è un pò buttato lì a caso e non è che mi abbia convinto molto (come accade ormai spesso da tempo aggiungo) ci sono alcuni passaggi, dialoghi e riflessioni sul tema vita-morte davvero interessanti ed a tratti commoventi; anche la chiusa finale devo dire che mi è piaciuta molto e se a questo aggiungo che le tavole di Paolo Martinello (ricordate le meravigliose copertine di Valter Buio e Mytico?) sono come sempre davvero molto belle e dettagliatissime, mi sento di dire che siamo difronte ad uno dei numeri più belli che ho letto almeno negli ultimi due anni. In attesa del nuovo corso dopo "I raminghi dell'autunno" ecco un'altra gran bella storia, incrocio le dita che fosse la volta buona...

martedì 5 agosto 2014

DRAGONERO SPECIALE NUMERO 1

Il fantasy come genere narrativo mi piace ancora meno che la fantascienza, poi però quando mi giro a guardare la piccola libreria che ho in casa (il grosso dei fumetti li ho lasciati dai miei) mi accorgo che 2/3 dello spazio è occupato da Brad Barron, Orfani e L'attacco dei giganti, fumetti giustappunto appartenenti a quest'ultima categoria. A questi negli ultimi giorni si è aggiunta (quasi) tutta la serie regolare di Dragonero che ho reperito velocemente (ed economicamente) dopo aver letto il primo numero speciale tutto a colori dal titolo "La prima missione". Che il fumetto curato da Vietti ed Enoch (autore del bellissimo Gea) fosse un fumetto di qualità me n'ero accorto subito comprando il primo numero un annetto fa; quella prima storia, a differenza dello speciale, non mi aveva fatto sussultare e non mi aveva convinto a seguire regolarmente la serie. Ora le cose sono cambiate e nei prossimi giorni appena avrò tempo mi tufferò nel mondo di Ian per capire se mi piace realmente. Una cosa che mi piace e parecchio di questo mensile Bonelli sono le bellissime copertine di Matteoni e i disegni nel suo interno; a livello illustrativo Dragonero in questo momento è secondo solo ad Orfani. Appena andrò avanti con la lettura scriverò un breve post di aggiornamento...

ALAN FORD - IL DENTE CARIATO

Se il 2013 era stato per me l'anno del boom di lettura di libri, questo inizio del 2014 è stato caratterizzato invece da quella dei fumetti. Non che avessi mai smesso di seguire le nuvole parlanti, ma accanto alle serie che seguo regolarmente (vedi Dylan Dog e One Piece tanto per citarne due) ne ho aggiunte e (ri)scoperte di nuove: alcune per semplice e momentanea curiosità, altre invece destinate a restare e riempire la mia già ricca libreria. Tra i fumetti che non comprerò più c'è l'Alan Ford Supercolor Edition che la Mondadori ha lanciato in edicola con Panorama. Già il fatto che se si vuole acquistare il fumetto di Max Bunker si è costretti a spendere obbligatoriamente anche 3€ per il settimanale a me da fastidio e non mi invoglia ad andare avanti nella raccolta: a questo va aggiunto sicuramente il fatto che a me Alan Ford, che non avevo mai letto prima, non è piaciuto. Capisco che per il 1968 il tipo di linguaggio utilizzato e forse per certi versi anche il "taglio" erano innovativi, ma (ri)letto oggi non ti lascia la voglia di voltare volentieri pagina. Il fumetto che ho letto io, distribuito in un nuovo formato tutto a colori, è il secondo della serie regolare dal titolo "Il dente cariato", una storia con un plot che personalmente ho trovato molto sbrigativo e confusionario che proietta continuamente in maniera inverosimile e casuale il protagonista nel fulcro delle vicende. In aggiunta posso dire zero ritmo e zero coinvolgimento. Concludo scrivendo che i i disegni di Magnus invece non mi sono dispiaciuti.

sabato 2 agosto 2014

FC MEZZA BRENTA - TANTO PE GIOCA' 10-11 DCR

La 21^ edizione dello SCO non verrà ricordata per i trionfi e le coppe, ma per il mediocre livello organizzativo dell'intera competizione, forse il peggiore da quando il Valleverde prima e il Mezza poi, hanno ripreso a giocare nel circolo sulla via del Mare. Rispetto alle edizioni autunnali ed invernali, quelle estive da sempre non brillano per serietà e pianificazione, ma quella appena conclusa ha sbaragliato tutti i precedenti! tra ritiri, rinunce, vittorie e sconfitte a tavolino e partite rigiocate il Mezza Brenta nell'intero arco del torneo ha giocato solo tre partite valide rischiando addirittura di arrivare in finale! senza entrare troppo nel dettaglio di quanto successo nel gironcino concluso al primo posto, limitiamoci a raccontare quello che è successo nelle due gare giocate contro i ragazzi del Tanto pe giocà. La prima cosa da dire è che visto l'andamento delle due sfide, la squadra "All black" ha meritato il passaggio del turno; se nella prima sfida era stato il portierone avversario a fare la differenza parando l'impossibile e oltre, in quella di ritorno decisivi sono stati gli episodi. Come successo nel primo match, anche nel replay il primo tempo è stato tutto di marca Tanto pe giocà: i ragazzini terribili vestiti di nero infatti sono sembrati imprendibili per tutti i primi 25' ed hanno chiuso il primo tempo in meritato vantaggio per 5-2. Nella ripresa però si è visto il solito cuore biancoverde e grazie soprattuto ad un ispirato Pietropaoli S. dal triplice svantaggio si è arrivati con fatica e merito ad un insperato 5-5. raggiunto il pareggio il Mezza non ha mollato, anzi l'ha provata pure a vincere la partita spingendo forte sull'acceleratore e approfittando dell'evidente calo avversario. Prima Favro poi De Martino hanno avuto l'occasione per portare in vantaggio la propria squadra sprecandola e proprio quando i neri davano l'impressione di un'imminente crollo ecco la doccia gelata! in contropiede infatti ecco arrivare a pochi minuti dalla fine un immeritato 5-6 che avrebbe spezzato le gambe a chiunque, ma non al Mezza Brenta. Nei momenti finali del match Caputo e compagni hanno ricominciato a caricare a testa bassa gli avversari alla ricerca del pareggio che arriva proprio allo scadere grazie al preciso tiro libero ancora del numero 12 biancoverde. C'è addirittura spazio per un'ultima azione solitaria di De Martino che fa tutto bene, si libera di due avversari a limite dell'area e calcia a botta sicura dritto in porta. L'urlo di gioia però rimane strozzato in gola perchè la deviazione di un difensore avversario salva porta e risultato. Sul 6-6 si va ai rigori. Il primo a calciare è Caputo che purtroppo si fa intercettare il piattone destinato all'angolo. Dopo di lui segnano tutti e il Mezza Brenta esce anzitempo dai playoff. Finisce così la lunga stagione del Mezza. Prima di tracciare un bilancio dell'intera stagione voglio scrivere due righe su questa 21^ edizione che come ho premesso ad inizio commento reputo tra le peggiori mai organizzate, ma anche tra le peggiori mai disputate da una mia squadra. Quando ho allestito e gestito dei gruppi di ragazzi per partecipare a dei tornei di calcetto ho sempre preteso dai miei compagni di squadra la stessa serietà e lo stesso rispetto che io ho mostrato nei loro riguardi e devo dire che quando questo scambio c'è stato ed è stato alla pari, le mie squadre hanno funzionato ed hanno ottenuto spesso dei risultati. In questo torneo purtroppo non ho ricevuto quello che ho dato, ma sono sincero l'avevo capito da subito e se non ho mollato dopo la prima partita è solo perchè ho la testa dura e non amo tirarmi indietro; per questo ho deciso di andare avanti comunque, anche quando mi sono ritrovato (con una bimba di pochi giorni a casa )a dover giocare intere partite con gli uomini contati (e per giunta non del mio gruppo)sotto la pioggia e in orari assurdi! orari assurdi scelti per consentire la presenza di calciatori che poi non sono MAI venuti a giocare. Nel girone, ma anche e soprattutto nei playoff ho scoperto in campo di non avere a disposizione dei giocatori che neanche si sono degnati di avvisarmi che non sarebbero stati presenti! questo nonostante avessi creato un gruppo dedicato per le comunicazioni sia su Face che su Whatsapp. Beh questo a me non piace e non me ne frega un cazzo se sei forte o se sei una star, per me puoi essere anche Maradona, ma se non mi rispetti e non rispetti i tuoi compagni puoi startene a casa. Questo per me vale da sempre e vale ancora adesso ed è un fattore imprescindibile se si vuole avere a che fare con me dentro e fuori dal campo. Detto questo ringrazio chi mi ha seguito, supportato e rispettato in questi tanti mesi che mi hanno regalato grandi emozioni e due finalissime decise all'ultimo respiro. Ovvio per rendere questa stagione perfetta ed indimenticabile manca sulla bacheca la coppa più importante, quella che inseguo da tanti anni e che spero prima o poi di riuscire a vincere. Proprio per questo ho deciso di non smetterla qui, anche se le mie condizioni fisiche e familiari suggerirebbero il contrario, e di riprovarci ancora seguendo l'esempio di uno Smile Caffè, squadra "matura" senza campioni che grazie ad un gruppo unito e compatto è riuscita a vincere due tornei su tre perdendo solo una gara in stagione, quella in semifinale con noi a maggio. Per fare questo riparto da dove ho iniziato, dal Valleverde e dal mio storico compagno di squadra Tulli: intorno a noi due cocciuti quarantenni ho già iniziato a costruire qualcosa che spero sia duratura, divertente e perchè no, vincente! un saluto ed un grazie a tutti è stata davvero una bella stagione...

FC Mezza Brenta - Tanto pé giocà 2-5
Marcatori: Pietropaoli e Pettorelli

FC Mezza Brenta - Tanto pé giocà 6-6 (11-10 d.c.r.)
Marcatori: Pietropaoli 4, De Martino e Lepore