domenica 28 aprile 2013

UNA SORPRESA PER IL VALLEVERDE

In attesa di giocare il secondo turno dei playout la squadra del Valleverde sta per essere allietata da una sorpresa che è contenuta all'interno di questa misteriosa scatola. Il contenuto al momento è ovviamente mantenuto segreto, ma a tempo debito verrà svelato anche su questo blog. La 2sorpresa" in qualche modo è legata all'imminente cambio societario che riguarderà nome, stemma e giocatori della squadra. Intorno alla metà di maggio farò chiarezza sia sul blog, ma soprattutto sulla pagina ufficiale di Facebook dedicata alla squadra di calcio a 5.

U.S. ALESSANDRIA ED A.S. CASALE

Ho da poco finito di montare le sponde angolari gommate al mio nuovo "Astroturf 77", l'ho provato a lungo con le mie squadre "Bertu's" style in decals con base piatta e devo dire che ha superato brillantemente la prova. Superficie bellissima sulla quale le miniature e la palla scorrono a meraviglia mantenendo un equilibrato grado di "attrito". Con estrema soddisfazione sono passato così dalle squadre di calcio su tavola a quelle dell'Old Subbuteo. Ne ho soltanto due, ma sono tra le più preziose e belle del catalogo, sto parlando del Casale e dell'Alessandria (che vedete in foto). Anche giocando con questi omini provenienti direttamente dagli inizi degli anni '80 il risultato è stato ottimo ed il divertimento assicurato. Da sabato prossimo poi si comincerà a fare sul serio con la prima edizione della "Costantino Cup" di cui vi darò informazioni durante il corso della prossima settimana.

martedì 16 aprile 2013

RYAN GOSLING MANIA!

La scorsa settimana insieme a Maria ho visto due bellissimi film, uno al cinema uno su Sky on demand, che avevano come protagonista uno di quegli attori destinati a diventare presto uno dei miei preferiti: Ryan Gosling. Le pellicole in questione sono “The place beyond the pines” e “Drive”, due film diversi, ma ugualmente appassionanti, coinvolgenti e tecnicamente talmente ben realizzati da meritare entrambi un breve commento sul mio blog; ma siccome “Drive” è un film del 2011 che ha vinto dei premi e di cui si è praticamente già detto e scritto tutto, oggi voglio parlarvi solo di:


THE PLACE BEYOND THE PINES – DEREK CIANFRANCE

TPBTP da noi inspiegabilmente tradotto col titolo “Come un tuono” è il tipico esempio di ottimo film che arriva poco pubblicizzato nelle nostre sale, rimane in programmazione al massimo per un paio di settimane e dopo aver fatto registrare incassi minimi torna nell’anonimato da cui era arrivato; un film che come è successo a me e Maria vai a vedere solo se hai la tessera del Grande Cinema 3 (che Dio la porti in gloria!) o se tua zia o chi per lei ti fa entrare gratis in sala; un film che se ti dice bene è bello e ti piace, ma che se fa schifo in fondo chissenefrega tanto non hai tirato fuori un centesimo per vederlo. Bene TPBTP fa parte della prima categoria ed entra di diritto nella lista di quei film che senza la 3 non mi sarei mai visto perdendomi indiscutibilmente qualcosa di cinematograficamente interessante; film come: “Red”, “Il Truffacuori” e “Black Shadow” (Maria d’accordo) o “Se sei così ti dico si”, “La leggenda del cacciatore di vampiri” e “Knockout-Resa dei conti” (Maria in disaccordo) tanto per citare i primi che mi sono venuti in mente. Comunque che TPBTP fosse un gran film l’avevo capito subito, già da quel lunghissimo e prepotente piano sequenza di apertura del film, magistralmente realizzato da Derek Cianfrance, regista che non conoscevo, ma che ho tecnicamente e stilisticamente apprezzato durante quasi tutti i 140’ di durata della pellicola; pellicola che copre un arco di tempo molto ampio (ben 15 anni) suddiviso su tre livelli narrativi (e generazionali) facilmente riconoscibili anche dallo spettatore meno attento o esigente. Ed è proprio sulla scelta del regista di girare tre film in uno che secondo me si spaccherà il giudizio del pubblico. Sono certo infatti che qualcuno avrà apprezzato come me il continuo cambio del punto di vista principale sulla storia, quello contestuale, quello del protagonista, del tempo e dello spazio; ma sono convinto allo stesso modo che saranno stati in molti a criticare e non amare la scelta narrativa di Cianfrace di cambiare direzione nel momento in cui si stava affezionando ai personaggi e alle vicende raccontate. Comunque indipendentemente da quanto appena scritto, quello che sicuramente resterà alla memoria è uno strepitoso Ryan Gosling, che attorno al personaggio altamente stereotipato, misterioso e sofferto alla James Dean per intenderci, costruisce una grande interpretazione che da sola varrebbe il prezzo del biglietto. Se a questo poi uniamo un cast di tutto rispetto (Dane DeHaan è fantastico!), una storia coinvolgente e una buona dose di colpi di scena beh il gioco è fatto e anche se il titolo “Come un tuono” fa veramente schifo merita assolutamente di essere visto!

DESTINAZIONE PLAYOUT!

VALLEVERDE – QUELLI DEL VICOLO 4-5
La sfida più interessante della quinta giornata del girone D era sicuramente rappresentata dall’attesissimo derby della Garbatella tra Valleverde e Quelli del Vicolo. Un match sentitissimo che ha regalato grandi emozioni dall’inizio alla fine grazie ad un risultato rimasto in bilico fino al triplice fischio finale dell’arbitro. Finisce 5-4 per il Vicolo bravo prima a portarsi in vantaggio di quattro gol nel primo tempo e poi a resistere al veemente ritorno del Valleverde nella ripresa. Questa volta, a differenza di quanto avvenuto in precedenza con Long Bridge e CSKA, non bastano 25’ di grinta e cuore a Caputo e compagni per ribaltare il risultato a proprio favore. La solita buona fetta di sfortuna, unita a tre legni e ad altrettante parate decisive del portiere avversario condannano i verdi ad una sconfitta che oltre ai tre punti vale il secondo posto in classifica. Per la terza volta consecutiva dunque il Valleverde sbaglia l’approccio alla gara e regala fatalmente un tempo agli avversari. A nulla servono, se non ad alimentare il rimpianto, i gol di Caputo (doppietta), Calamari e Lepore e le ottime prove di tutta la squadra nella ripresa che però fanno da contro-altare alla pessima prestazione globale della prima parte di gara. Insomma per Mister De Martino da qui alla fine del Torneo ci sarà da lavorare parecchio e soprattutto senza perdere troppo tempo visto che la classifica è corta al punto che addirittura un solo gol potrebbe fare la differenza.

Quinta Giornata: Valleverde Quelli del Vicolo 4-5
Marcatori: Caputo (2), Calamari e Lepore



VALLEVERDE – CAFFE’ SMILE 2-2
La migliore partita del Valleverde in questo torneo finisce in pareggio e costringe la squadra di Valente a giocarsi l’accesso ai playoff nell’ultima giornata contro i primi della classe, a punteggio pieno, del Beer United. Cara è costata infatti una disattenzione difensiva nel finale del Valle beffato da un gol in mischia dopo una serie di sfortunate carambole in area. E pensare che fino a quel momento, ossia al minuto 48’, Calamari e compagni erano stati praticamente perfetti concedendo poco o nulla agli avversari. L’approccio al match questa volta era stato molto buono, con Caputo e Lepore costantemente pericolosi e Sponza devastante sull’out di destra. Il Valleverde per la prima volta dall’inizio del Torneo ha mostrato un’identità di squadra: compatta in difesa, rapida nelle ripartenze con il rispetto dei ruoli e delle consegne. Gli unici pericoli accorsi alla porta di un reattivo e concentrato Valente così arrivano solo con tiri dalla distanza ed è proprio da una conclusione da fuori area viziata da una sfortunata deviazione di Calamari che nasce il vantaggio dello Smile Caffè in chiusura di primo tempo. Nella ripresa il Valle comincia subito fortissimo e dopo un paio di occasioni fallite è Favro a rendersi protagonista di un bellissimo gol al termine di un’ubriacante serpentina. Un minuto dopo arriva il primo gol di Sponza nel torneo dopo l’ennesima galoppata sulla fascia. Sul 2-1 il Valleverde cerca ripetutamente il gol della tranquillità che purtroppo non arriva a causa delle prodezze dell’estremo avversario. Negli ultimi 10’ di gara il Tecnico De Martino predica la calma e si affida a Calamari per portare a casa la vittoria chiedendo al suo regista di rallentare i ritmi di gioco per correre meno rischi possibili. La scelta tattica sembra funzionare visto che il prevedibile assedio finale dello Smile Caffè alla ricerca del pareggio rimbalza sempre contro la diga difensiva allestita per l’occasione da Sponza e Lepore. Così quando i tre punti e soprattutto i playoff sembrano ormai cosa fatta ci pensa il capitano degli azzurri a regalare pareggio e qualificazione ai suoi grazie ad un gol nato da un doppio rimpallo. La partita finisce qui anche se nel recupero Sponza con un’azione fotocopia del gol precedente spara di un soffio al lato regalando l’ultima emozione della serata. Ora per conquistarsi un posto nei playoff al Valle servirà l’impresa tra sette giorni contro i mattatori del girone del Beer United.

Sesta Giornata: Valleverde – Smile Caffè 2-2
Marcatori: Favro e Sponza



VALLEVERDE – BEER UNITED 6-9
La (prevedibile) sconfitta contro il Beer United e la contemporanea vittoria (a tavolino) del CSKA Sbreptz contro il Vicolo fa scivolare il Valleverde dal quarto al sesto posto in classifica relegandolo nei playout. Ad essere decisiva non è tanto la sconfitta di stasera che ci può stare, ma piuttosto quella a tavolino patita nella seconda giornata contro la Longobarda. Peccato perché delle cinque squadre che avanzano e si vanno a giocare la vittoria del torneo nessuna è sembrata nettamente superiore a quella di Valente, compreso lo stesso Beer United affrontato nell’ultima giornata e lontano dall’essere definito irresistibile. Contro l’unica squadra del girone a punteggio pieno Caputo e Favro, autori entrambi di una tripletta, hanno offerto una buona prestazione (almeno dal punto di vista della volontà) inchiodando gli avversari sul 6-6 fino a 8’ dalla fine. Come è capitato spesso in questa competizione però il Valleverde nel momento decisivo del match è andata sotto e non ha avuto la forza di rialzarsi perdendo partita e qualificazione. Aldilà della sconfitta comunque quello che deve far riflettere è l’atteggiamento dei calciatori verdi entrati in campo ancora una volta deconcentrati e soprattutto troppo nervosi: tre cartellini gialli in poco più di 10’ sono lo specchio di una partita cominciata male e finita peggio in cui le prodezze tecniche di Lepore, Caputo e Sponza sono state oscurate dai loro stessi atteggiamenti isterici ai limiti del censurabile. Speriamo che questo trend comportamentale negativo venga definitivamente messo da parte e che i calciatori del Valle già dalla prossima partita comincino a far parlare solo il campo. Per quanto si è visto dalla terza giornata in poi, i playout vanno sicuramente stretti al Valleverde che di certo non è sembrato inferiore a Canallias, CSKA e Smile Caffè che lo precedono però in classifica; per questo motivo giocare dei playout da protagonisti e cercare anche di vincerli a questo punto della stagione è quantomeno d’obbligo.

Settima Giornata: Valleverde – Beer United 6-9
Marcatori: Favro (3) e Caputo (3)

venerdì 12 aprile 2013

ASTROTURF 77 - ASTROBASE

Per un Subbuteo che è andato (il mio famoso Zeugopitch) ce n'è uno che è appena sbarcato in casa mia: si tratta del bellissimo Astroturf 77 di Astrobase. Acquistabile solo online questo tipo di campo, nato per giocare 7X7, è universalmente considerato il migliore dei tappeti per mini-Subbuteo. Rispetto al pitch della Zeugo, la superficie del Turf è più vellutata e meno sintetica ed offre per questo un maggiore attrito alle basi dei giocatori e alla palla rendendo il gioco leggermente più lento e tattico. Quello che vedete qui sopra è il mio Turf montato su multistrato da 1,6 cm con le porte (stupende coi tiranti!) mini-star 4 e le transenne personalizzate con le pubblicità dei marchi più famosi che ormai sono diventate il marchio di fabbrica delle mie tavole. Unica novità la pista olimpica dietro le porte che oltre ad avere una funzione estetica ha anche e soprattutto quella di consentire l'appoggio dell'asticella del portiere in fase di gioco. Sinceramente la foto non rende giustizia a questo campo che è davvero splendido da vedere e da giocare. 

lunedì 8 aprile 2013

IL VALLEVERDE DI IERI E DI OGGI

Sono solo due i superstiti (Caputo e Valente) del Valle che lo scorso inverno avevano preso parte alla 16 edizione del Torneo dello Sporting Club Ostiense. Rispetto alla squadra che a dicembre era arrivata ad un passo dalla finale dei playout, quella di adesso è molto più giovane e atletica; l'età media del nuovo Valle in pochi mesi si è abbassata drasticamente grazie all'innesto in rosa di due under 21 e di due venticinquenni. Il lavoro in fase di mercato del duo De Martino-Lelli si sta dimostrando davvero pregevole e sta iniziando a dare i suoi primi frutti in campo visto che adesso il Valle è una squadra che se la gioca a viso aperto con tutti che a 50' dalla fine della fase a gironi è ad un passo dai playoff. E in attesa del rush finale di questo torneo si lavora già per giugno e non si escludono grosse novità...

ROMICS 2013

L'edizione primaverile di Romics andata in scena lo scorso weekend alla Fiera di Roma è stata la più deludente degli ultimi anni se non addirittura di sempre. Di "fumetto" questa fiera più passano gli anni più si interessa meno! infatti Romics sembra ormai solo un grosso Luna Park pieno di attrazioni a tema e pieno di adolescenti mascherati, i cosidetti cospalyer, che a me piacciono molto a patto che siano realizzati e presentati con cura e non in maniera sciatta e superficiale come ho visto questa volta. Rispetto alla bellissima fiera di fine settembre ricca di nuove pubblicazioni questa non ha presentato nessuna novità fumettistica ed è stata improntata più sull'aspetto ludico: da quello dei giochi di ruolo fino alle carte Magic passando addirittura per stand con tiro al bersaglio! A far riflettere devono essere le "file": lunghissime davanti all'ingresso per i cosplayer e davanti al venditore di Ramen e quasi inesistenti davanti agli stand delle Case Editrici.

MASTERS OF THE UNIVERSE CLASSICS

Quando ero ragazzino l'attenzione e l'interesse mio e dei miei coetanei si divideva tra Big Jim e i Masters. Io ero tra quelli che preferivano giocare col primo anche se la maggioranza dei miei amici avevano preferito sposare la causa di He-Man contro quel cattivone di Skeletor. A me i Masters però non piacevano perché oltre ad essere personaggi fantasy (genere mai amato) a differenza di Big Jim erano poco snodabili e per questo mi lasciavano meno libertà di movimento durante il gioco. Quelle rare volte in cui ho avuto modo di giocarci non mi sono divertito perché bene o male le storie erano sempre le stesse ed avevano sempre come unico scopo quello di sconfiggere Skeletor, per prendergli la spada da unire poi con quella di He-Man. Con Big Jim invece un giorno ero un giornalista, un altro un calciatore, un altro ancora un pugile o un detective o tutto quello che mi veniva in mente in quel momento. Per questo scelsi Big Jim. Ora il motivo per cui scrivo questo post è che con quattro anni di ritardo ho scoperto durante la fiera di Romics, che nel 2009 è stata lanciata una "Adult collectors edition" dei Masters of Universe definita Classics, che è davvero molto molto bella. Ci sono tutti i personaggi degli anni '80 che sono stati ridisegnati e ri-realizzati in dimensioni più grandi, più snodati e con una cura dei dettagli davvero sorprendente. Il prezzo medio per personaggio va dai 30-50€ e può raggiungere anche i 100-150€ per quelli più grandi o speciali. Ecco perché sulla confezione c'è scritto "for Adult" ed ecco perché se avessi la passione e soprattutto i soldi per acquistarli non li farei mai toccare a un ragazzino!

A PROPOSITO DI LEGO

Approfitto di questo post per pubblicare una foto con le varie fasi fasi del montaggio del regalo ricevuto a Pasqua da Maria. Un elicotterino della Lego che è stato davvero semplice e veloce da montare soprattutto se messo in confronto coi 1500 mattoncini del Pulmino. Comunque sia che si tratti di 10 o di 10000 pezzi, costruire un Lego mi da sempre una bellissima sensazione.

lunedì 1 aprile 2013

SUDORE E LACRIME!

A distanza di tre settimane dall'intervento la fase di riabilitazione è entrata finalmente nel suo vivo! da una settimana a questa parte infatti ho iniziato ad allenarmi quotidianamente per circa tre ore sia con il terapista che in piscina. Una serie di esercizi specifici in acqua e fuori per recuperare il deficit articolare e riacquistare il prima possibile un tono muscolare adeguato. La strada è ancora in salita e il lavoro da fare sarà ancora molto faticoso e doloroso, ma mantenendo questo livello di impegno sono certo che recupererò molto presto. Finita questa fase tra una decina di giorni si passerà al potenziamento muscolare specifico con lavoro anche in palestra. Se tutto andrà come da "tabella" per fine maggio dovrei essere pronto per la prova di "campo". 

CAMPO SUBBUTEO MESSO IN VENDITA

Dopo averci pensato e ripensato per quasi una settimana ho preso la dolorosa e sofferta decisione di mettere in vendita il mio bellissimo campo di Subbuteo. Si tratta di un panno gommato Zeugopitch: un ottimo tappetto che per caratteristiche di velocità, conservazione e qualità si colloca appena alle spalle dell'Extreme Works e dell'Astroturf rappresentando l'ideale per chi inizia col calcio su tavolo. Il tutto montato con biadesivo su multistrato da 1,8 cm come da manuale FICST con un doppio bordo (legno più transenna Zeugo) e sponde gommate angolari salva ammaccature. Anche le porte sono di assoluta qualità, forse le migliori esistenti sul mercato, utilizzate dalla federazione italiana nei tornei e nei campionati ufficiali. Insomma davvero un bell'oggetto per il quale ho già ricevuto diverse offerte dal quale mi separo solo per motivi di spazio e di conseguente inutilizzo; per un tappeto che se ne va però ce n'è uno che arriva: lo stupendo Astroturf 77 di cui vi parlerò più avanti.

IL CUBETTO E' TORNATO!

A distanza di quasi dieci anni dall'ultima volta che l'avevo accesa, pochi giorni fa non ho resistito alla tentazione di rispolverare dalla mia cantina una delle home-console alle quali sono e sono stato più affezionato: il Game Cube Nintendo. Quella che vedete in foto, regalo di mio cugino Attilio, è l'edizione "Black",  lanciata in bundle con "Residet Evil Zero" e non quella definiamola classica viola e grigia che avevo venduto per prendere la Play 3. Oltre al design ancora attuale e secondo me davvero carino, questa console vanta una serie di titoli che sono dei veri e propri capolavori che per fortuna da buon collezionista ho tenuto nella mia vetrina: Luigi's Mansion, Mario Power Tennis, Starfox Adventure, Ikaruga, Warioworld, Mario Kart Double Dash e un paio di Zelda. Tutti titoli giocabilissimi ed ancora assolutamente attuali che sto rigiocando e ri-apprezzando con dieci anni di esperienza videoludica in più sulle spalle. Poi giocare il tutto con il primo pad nintendo wireless, lo stupendo e prezioso Wavebird, non ha davvero prezzo! troppo contento...

BUONA PASQUA A TUTTI!

Ieri mattina mi sono svegliato e neanche fosse stato il giorno di Natale o della Befana accanto alla colazione pasqualina ad attendermi c'era questo: una confezione di Lego 3 in 1 e quasi mezzo kg di ovetti Venchi in edizione speciale al cioccolato bianco e menta. Devo dire che si è trattato di un ottimo risveglio e di un bellissimo e graditissimo regalo da parte di Maria (che da me ha ricevuto i biglietti per il prossimo spettacolo teatrale di Lillo & Greg). Ed il Bimbo Gigante è servito!