mercoledì 18 luglio 2012

DOMANI MI SPOSO


Vi saluto con questo bellissimo video e prometto che quando torno vi racconterò tutto...

domenica 15 luglio 2012

MUNICH GRESCA WHITE

Spagnole, ideali per il futsala (calcetto indoor) quelle che vedete in foto sono le Munich Gresca bianche appena acquistate su internet che inizierò ad utilizzare all'inizio della prossima stagione calcistica a settembre. Andranno a prendere il posto delle fidate Kelme Professional in nabuk che tante soddisfazioni mi hanno regalato. Speriamo le Munich siano affidabili e comode come queste. Comunque sia a settembre oltre a riprendere a giocare in amichevole che mi diverte sempre tantissimo,  ho deciso, dieci anni dopo, di rituffarmi nella mischia e per questo starò al centro di un nuovo progetto di calcetto amatoriale da me definito "Valleverde Bis"; non so ancora in quale veste o ruolo, ma lo farò. Ora ho tante altre cose a cui pensare, ma a settembre in un modo o nell'altro si ripartirà per nuove ed entusiasmanti avventure...

IL MIO ANGOLO SEGRETO

No non è un particolare della stanza di un ragazzino è un angolo (il mio angolo) del soggiorno di casa mia e di Maria. Maria è stata carina e comprensiva e mi ha lasciato carta bianca per l'allestimento di questa zona di casa, quello a cui sono più affezionato perchè mi rappresenta. Nonostante lo spazio limitato sono riuscito a farci entrare tutte (o quasi è meglio dire!) le mie passioni: dal pulmino da collezione della Lego ai fumetti passando per il maggiolino in miniatura, i libri, il divano Holly, il CD da parete Muji (è di Maria a dire il vero), il Pac-Man numerato, i dvd preferiti, i Blu ray e gli HD DVD,   i Transformers del 1987, le squadre di Subbuteo anni '80, lo scacciapensieri di Pac-Man, l'orologio a tendina, i videogiochi, le console portatili tra cui il primo Game Boy, i CD, il mio GI Joe preferito (Footlose) e l'immancabile e fidato cane Guido! E scusate se è poco...

PRIMA O POI TORNERO'

Pochi giorni fa Damiano mi ha mandato tramite whatsapp questa foto che ritrae l'ingresso del piccolo Residence vicino Budoni dove ho trascorso per diversi anni le vacanze (o parte di esse) estive. Quando l'ho vista mi è nato spontaneo sul viso un sorriso perchè a questo posto io ci lego tantissimi bei ricordi che ad elencarli tutti ci vorrebbe una giornata; tanti piccoli momenti indimenticabili fatti di semplici gioie quotidiane e familiari. In questo posto ci ho girato il mio primo cortometraggio: La Nonna Assassina - The Horror Pinewood, ci sono venuto in vacanza con Maria, ci ho dormito con una tenda in giardino con Luciano, ci ho trascorso una settimana bellissima col Manolino e gli altri, ci ho passato i ferragosto più belli che ricordo e i compleanni di Fabrizia più divertenti ed emozionanti, ci ho visto il gavettone a Zia Maria più bello della storia, ci ho seguito le lezioni di Barbecue di Cesare, ci ho giocato le più belle sfide di tennis e mini-tennis a 45° col Damiano, ci ho fatto le più belle braciolate col Sandro e con mio padre detto mani d'amianto, ci ho vinto diverse sfide a Uno, ci ho visto la più grande vincita a Black Jack di Luciano ai danni di Cristiano, ci ho trascorso bellissime serate a parlare con mia madre, ci ho fatto docce all'aperto seguite da Ichnusa ghiacciata e pane carasao, ci ho portato in giro con Cinzia il cane Pongo, ci ho rimesso un menisco e ci ho fatto il tiro a pallone più forte della storia oltre a tante altre mille disavventure. Insomma io questo posto me lo porto nel cuore e sono sicuro che prima o poi ci tornerò, non è una supposizione è una promessa...

COME VIVREMO NEL DUEMILA

Quello che quarantacinque anni fa sembrava solo fantascienza già da diversi anni è invece realtà. Quest'articolo ritagliato da un giornale del 1967 mi ha incuriosito, fatto sorridere e riflettere ed è  per questo ho deciso di pubblicarlo sul blog.

MAGLIA INTER 2012 - 2013

Hanno sicuramente sbagliato il testimonial (per me verrà ceduto prima di settembre) e "photoshoppato" troppo l'immagine, ma nonostante questo la nuova maglia dell'Inter a me piace tantissimo. Dopo tre anni di strisce molto piccole (che a me comunque non dispiacevano), di colletti a V e di scelte sbagliate (vedi maglia "optical" di due anni fa) si torna a due sole bande verticali nere che "ospiteranno" a destra il logo Nike e a sinistra lo stemma della squadra. Mi piace tantissimo la scelta delle maniche completamente nere (meno evidente con la mezza manica) e dei pantaloncini e calzettoni senza bordi o risvolti (nella presentazione anche le calze erano interamente nere) anch'essi neri perchè donano alla divisa un aspetto molto "dark" che mi ha convinto! la seconda maglia è interamente rossa brillante (una novità), al momento è la più venduta, a me piace, ma non mi fa sussultare. Indipendentemente dalle divise spero che la Società riesca a mettere insieme una squadra da primi quattro posti...

sabato 7 luglio 2012

SEMPRE E SOLO DIECI PARI!

Si torna a giocare dopo una settimana di pausa e si torna a farlo su un campo da calcetto "classico", cinque contro cinque. Per l'occasione portieri volanti e debutti "ufficiali" (finalmente aggiungerei!) di Vito, di un redivivo Tulli e di Gianni che si vanno ad aggiungere ai confermatissimi Tiziano, Attilio, Mauretto, Staiola, Giorgetto, Enzo e Marzullo (al rientro dopo due match). Così sul campo 1 appena "rigommato" per i Blues: Tiziano, Vito, Marzullo, Attilio e Tulli; dall'altra parte in forza ai Blancos: Staiola, Giorgetto, Enzo, Mauretto e Gianni. L'inizio del match è stato come sempre molto equilibrato coi bianchi più intraprendenti e i blù molto contratti rintanati nella propria metà campo. Pochi tiri in porta e nessun pericolo almeno fino ai primi due gol dei Blancos che portano le firme di Mauretto e Giorgetto bravi a sfruttare due amnesie difensive degli avversari. La reazione di Attilio e compagni comunque non tarda ad arrivare e dopo una serie di occasioni mancate un vivace Vito va a segno con una doppietta riportando il risultato in parità. Non mi dilungherò troppo sulla cronaca della partita che ha vissuto momenti di intensità agonistica alternati a fasi di stallo dovute soprattutto al caldo e alla conseguente difficoltà di "spezzare" il fiato da parte dei calciatori in campo. Sta di fatto che dopo una fase di estremo equilibrio sia di prestazione che di gol i bianchi ingranano la marcia e si portano sopra sul 9 a 5 a dieci minuti scarsi dalla fine. Quando la partita sembra ormai finita con la vittoria della squadra di Staiola, si sveglia improvvisamente il duo di attacco Vito - Tiziano e il risultato sorprendentemente si ribalta fino al 10 - 9 per i Blues! Sarà ancora Mauretto, autore di un'altra ottima prestazione, a segnare fissando il risultato ancora una volta (come ormai da tradizione!) sul dieci pari. Si finisce così ancora una volta ai rigori e non bastano i cinque tiri per parte dal dischetto per decretare la squadra vincitrice. Ci pensa allora Tulli al terzo tiro (ad oltranza) dal dischetto a dare la vittoria alla sua squadra. Di cose da scrivere e raccontare ce ne sarebbero ancora molte, ma preferisco scegliere la via del commento breve per consentirne la lettura un pò a tutti compresi i più pigri. Detto ciò non posso spendere due parole su due miei grandi amici che ho avuto il piacere di riavere accanto in campo dopo molto anni: Vito e Tulli. Con Vito avevo giocato l'ultima volta vent'anni fa ai tempi delle superiori e dopo un lungo, lunghissimo periodo in cui ci eravamo persi di vista, ci siamo ritrovati ed oggi posso scrivere con orgoglio che è uno dei miei migliori amici con cui condivido tante passioni perchè probabilmente è quello che più mi somiglia come indole ed interessi. Vederlo è un piacere, duettarci in attacco è stato divertentissimo. Tulli è stato per molti anni il mio "capitano". Con lui ho giocato nel Valleverde per tutti gli anni che sono andati tra il mio primo grave infortunio (1997) al secondo (2002). Cinque anni vissuti intensamente insieme, amici in campo e fuori; è grazie a lui che mi sono tolto le più grandi soddisfazioni calcistiche e proprio per questo a distanza di dieci anni, con qualche acciacco e chiletto in più (ma sempre con la stessa voglia ed entusiasmo) abbiamo deciso di rilanciare un progetto "Valleverde Bis" del quale parlerò con calma dopo l'estate. Ringraziando loro due, ma anche tutti gli altri miei compagni di gioco sempre presenti (da Attilio a Mauretto passando per Staiola) passo e chiudo.

venerdì 6 luglio 2012

LA PRIMA VOLTA SUL PONTE

Dopo anni di lavori finalmente il Ponte della Garbatella che collegherà la Circonvallazione alla via Ostiense ha aperto i battenti. Per celebrare l'evento io e Maria abbiamo deciso di realizzare questo brevissimo video e "orecchio" alla canzone caricata in auto...

domenica 1 luglio 2012

L'ETERNA SFIDA ITALIA - GERMANIA

Nel calcio Italia - Germania è un classico, un pò come il Cremino lo è nel mondo dei gelati o Tex in quello dei fumetti. Una rivalità, quella con i tedeschi, che ha antiche radici e che va oltre il rettangolo di gioco sconfinando nel sociale e nel politico. Per questo motivo ogni volta che la nostra nazionale incontra quella teutonica la posta in palio è sempre più alta rispetto ai tre punti o al passaggio del turno e riguarda aspetti differenti che vanno dal rispetto, alla tradizione passando per un vago senso di rivalsa ed entro certi versi addirittura di "vendetta". Io oggi tutte queste sensazioni non le vivo in prima persona, ma di rimbalzo attraverso i racconti dei miei genitori e ancora prima in quelli di mia nonna che, pace all'anima sua, le guerre mondiali se l'è vissute vividamente entrambi al punto di piangere e cercare riparo in casa al frastuono di un temporale o di un fuoco artificiale di una festa estiva. Probabilmente è anche per questo che vincere contro la Germania lascia ogni volta un retrogusto più piacevole e duraturo rispetto ad altre vittorie. Il calcio per certi versi ci ha come restituito qualcosa nei confronti dei tedeschi, una gioia spontanea, intima e passeggera che purtroppo non ha un riscontro e un continuum sociale, economico e politico. E allora parliamo di calcio e di Italia - Germania. Se vi chiedessero qual'è il primo ricordo che avete di questa eterna sfida a voi cosa verrebbe in mente? probabilmente se avete cinquanta anni o giù di lì non ci sono dubbi che comincerete col raccontare "LA" partita, quell'Italia - Germania 4-3 che ha segnato un'epoca, che ha ispirato, racconti e film e che ha segnato in maniera indelebile l'immaginario calcistico nazional-collettivo di fine secolo scorso. Io però nel 1970 ancora non ero nato e quell'Italia - Germania messicana l'ho vissuta solo ed esclusivamente attraverso vecchie immagini in tv e soprattutto attraverso i racconti dei miei genitori, degli zii e delle persone più grandi nei bar. Ma per quanto può essere bello e raccontato bene un ricordo di un altro è sempre di un altro e non potrà mai essere come uno vero e tutto tuo. Per questo se mi domandassero qual'è il mio primo ricordo di Italia contro Germania io non avrei dubbi e risponderei quello della finale mondiale di Madrid del 1982.  Al tempo avevo sei anni e mezzo (a quell'età il "mezzo" contava eccome!) e siccome ero stato sempre cagionevole di salute avevo visto bene di prendermi una bella broncopolmonite estiva proprio durante i Mondiali spagnoli. Il giorno della finale stavo inchiodato nel lettone dei miei a vedere la partita  sul televisore 15" laccato giallo che proiettava solo immagini in bianco e nero. Vincemmo 3 a 1 e ad ogni gol mia madre, mio padre, zii e cugini dal salone venivano di corsa ad abbracciarmi e festeggiare. Indimenticabile l'esultanza di Tardelli, anche se il mio "fotogramma" resta e resterà quello dell'esultanza di Altobelli in occasione del terzo gol che a tutti gli effetti sanciva la nostra vittoria. Quel braccio in alto col dito indice puntato dritto verso il cielo sarebbe diventato il mio modo di esultare dopo un gol per tutta l'adolescenza. Questo il primo ricordo, da non confondere però col più "vivo" ed intenso che invece spetta al 2 - 0 di Dortmund nel Mondiale in Germania del 2006. Sei anni fa infatti ci credevo eccome alla nazionale e la passione che mi legava al colore azzurro era davvero forte ed irrazionale perchè aveva quella componente di "condivisone" che tifando l'Inter a Roma non avevo mai potuto, vivere; poi il Mondiale del 2006 era il primo dell'era "moderna", il primo trasmesso in HD su Sky, il primo commentato dal duo Caressa - Bergomi al posto delle storiche voci di Martellini e Pizzul, il primo della Spider Cam e dell' "andiamo tutti a prendere un "fisch getrank" tra il primo e il secondo tempo. Un Mondiale pazzesco, una vittoria in casa loro che sarebbe entrata di diritto nella storia del calcio con la cornice delle immagini degli emigrati italiani che festeggiano con le lacrime agli occhi nelle piazze tedesche unite a quell'ipnotico "Pirlo...Pirlo...ancora Pirlo...di tacco Pirlo...Goooooooool...Gooooooooool di Grosso" che non potrò mai dimenticare. Comunque sia anche se il recente 2-1 di Varsavia non ha avuto lo stesso appeal e lo stesso sapore delle altre sfide, vincere è sempre piacevole e ti lascia addosso una bella sensazione, quella di essere sempre e comunque, nel bene e nel male, italiano...